Appellativoהוד Hod, Gloria
Immagine MagicaUn ermafrodito
dal Sefer YetzirahL’Ottavo Sentiero è chiamato l’Intelligenza Assoluta o l’Intelligenza Perfetta in quanto essa è il mezzo del Primordiale, il quale non ha radice con cui potersi attaccare o posare, tranne che nei posti occulti di Gedulah, da cui emana la sua particolare essenza.
Appellativi
Nome divinoאלהים צבאות Elohim Tzabaoth, il Dio delle Schiere
ArcangeloMichaEl
AngeliBeni Elohim, Figli di Dio
NomeKokab, Mercurio
Esperienza SpiritualeVisione dello Splendore
VirtùVeridicità
VizioFalsità, Disonestà
CorrispondenzaLombi e gambe
SimboliNomi, Versetti e Grembiule
CarteI quattro otto Bastoni: Rapidità Coppe: Successo abbandonato Spade: Forza abbreviata Denari: Prudenza
ColoriAtziluth: Violetto-porpora Briah: Arancione Yetzirah: Rosso-ruggine Assiah: Nero gialliccio, maculato di bianco
IncensoStorace

Introduzione

In questa relazione su Hod, inizio riproponendo quanto già scritto in merito nella mia precedente relazione su “La Cabala Mistica” di Dion Fortune per poi dettagliare sulle varie caratteristiche riportate nelle dispense della Golden Down come da tabella sopra riportata.

La Cabala Mistica

È la radianza che viene emanata.

La manifestazione della presenza divina in luce.

Come un campo luminoso che parte da un centro e si irradia verso l’esterno.

Sarà questa Sephirah a trasmettere l’informazione a Yesod per generare, tramite l’idea della forma, la manifestazione in Malkuth.

Riceve, a sua volta, l’influenza di Geburah, Tiphareth e Netzach, che completano la sua opera.

È lo splendore tramite il quale è possibile la visione intellettuale.

L’Intelletto che permette la visione delle forze che agiscono in una forma o simbolo definito e non come splendore, caratteristica questa di Chokmah.

La radianza emanata dal Concetto che si esprime in Netzach.

Se Tiphareth è il pensiero concentrato, in Hod possiamo trovare la vibrazione, lo splendore, la manifestazione che si esprime oltre la forma del pensiero. Tuttavia, è una manifestazione condizionata e quindi, anche se lo splendore richiama a Kether, è ad un livello più basso così come per Geburah che definiamo come la “forza di Volontà” e quindi anch’essa legata a Kether.

Facendo riferimento alla definizione di “Intelletto”, specifico che si intende la capacità dell’uomo di vedere interiormente, quindi molto legato al nous platonico ovvero alla visione delle idee nell’Iperuranio.

A livello esperienziale è legata indissolubilmente alla successiva Sephirah di Netzach in quanto è tramite Hod che si possono vedere le forze agenti in Netzach e che hanno una forma/immagine in Yesod.

Ponendoci al di sopra di Yesod, però potremmo presumere che in questa Sephirah non ci sia la visione di immagini antropomorfizzate o comunque formate, ma di simboli.

Appellativo

Hod, Gloria

In ebraico הוד

La somma delle lettere è 20

ה  =   5

ו   =   6

ד  =   4

Lo stesso valore hanno le parole:

אזביn.pr. “Fioritura”.
אחוהintimazione o dichiarazione, fratellanza.
בוזהdisprezzo, oggetti di disprezzo.
דודוn.pr. “Amorevole”.
דויlanguore, malattia; ciò che è disgustoso, ripugnante; debole, malato di cuore.
דחחspingere.
דיוun fluido; muori, inchiostro.
היהrespirare, vivere; essere (radice di יהוה e אהיה), esistere, vivere; essere per; venire all’esistenza; diventare qualcosa; accadere, verificarsi; rovina, calamità.
זוזBrillare; germogliare, fiorire, abbondare; muoviti avanti e indietro, gira intorno.
חביnascondere
חזהdividere, scindere; discernere, selezionare; guardare; la parte divisa, parte centrale, petto; tagliare; veggente, profeta; patto.
טאטאper spazzare via lo sporco.
טוהattorcigliare, legare; girare.
יודla mano, la lettera Yod, potere, forza; aiuto; uno schiaffo o un colpo; il lato, l’orlo; spazio, luogo; un pilastro monumentale.
ידוn.pr. “Amorevole”.
יובבn.pr. “urlo di battaglia”.

Le parole riportate mi dicono che Hod è legato alla profezia ed alla visione e quindi alla brillantezza/splendore, cosa possibile solo se, attraverso la purificazione attuata con la respirazione, si allontana lo sporco ovvero la parte debole. Tale visione viene percepita come uno sbocciare, come la nascita di un fiore.

Immagine magica

Un Ermafrodito

La figura dell’Ermafrodito può essere compresa se si presuppone il percorso ascendente dell’Iniziato sull’Albero della Vita. Infatti, superando Yesod e quindi la forma ideale delle cose che poi si materializzano in Malkuth, abbiamo una condizione per la quale non esiste più la differenziazione dei generi e di conseguenza della polarizzazione delle forze condizionanti. Qui, maschio e femmina, positivo e negativo, possono essere considerati come unica cosa.

Considerando invece il percorso discendente, in Hod non vi è ancora stata la separazione del maschile dal femminile, dello spirito con la materia che invece è palese in Malkuth.

In Hod, dunque, lo sposo e la sposa sono ancora congiunti; Zer Anpin e Kallah sono uniti e solo in tal modo si può aspirare a superare l’Abisso.

Nella mitologia greca, trattata nella Metamorfosi di Ovidio, Ermafrodito è il figlio di Hermes ed Afrodite del quale si innamora la ninfa Salmace, una ninfa di una fontana nella regione anatolica della Caria. Questa, ottiene dagli dèi la possibilità di confondersi con il corpo di lui, divenendo così Ermafrodito un essere nel quale sono presenti le due nature maschile e femminile.  Tale mito ci riporta all’elemento acqua proprio di Hod.

È inoltre interessante il notare che, nell’immersione nell’acqua dell’operatore, che comporta il dissolvimento della propria personalità e quindi della propria individuazione in maschio o femmina, si perdi proprio questa individuazione, condizione necessaria per procedere oltre nella conquista della Verità.

Sepher Yetzirah

L’Ottavo Sentiero è chiamato l’Intelligenza Assoluta o l’Intelligenza Perfetta in quanto essa è il mezzo del Primordiale, il quale non ha radice con cui potersi attaccare o posare, tranne che nei posti occulti di Gedulah, da cui emana la sua particolare essenza.

Attraverso questo testo, si può capire che in Hod, anche se siamo in una condizione in cui l’Operatore e quindi la personalità è ancora condizionata, tuttavia, possiamo scorgere quello splendore attraverso il quale Dio si manifesta in noi e che permette di ricevere la Sua Santissima Volontà

Nome Divino

צבאות Elohim Tzabaoth, il Dio delle Schiere

Delle Schiere nel senso “degli eserciti”.

Pertanto, si tratta di un attributo legato alla guerra per il quale Dio viene concepito come guerriero e difensore del proprio regno. Questo è sicuramente legato alla derivazione di Hod da Gedulah.

Anche in Netzach vi sarà tale associazione, ma non con il termine Elohim, il quale sarà sostituito da YHVH. Tale differenza è relativa al fatto che “Elohim” è un plurale utilizzato in riferimento ad una entità singolare, riportando l’attenzione alla impersonalità ed indefinizione della divinità.

In Hod, dunque, non vi è ancora singolarità, ma pluralità. Questo può associarsi al fatto che in questa Sephirah, i pensieri sono ancora in moltitudine e serve l’intervento di qualcuno per porre ordine dal caos. Questo avverrà successivamente, quando dalla moltitudine si perverrà all’unità.

Arcangelo

MichaEl

Seppur Michael venga associato al fuoco, nella tradizione della Golden Dawn questo arcangelo si trova in Hod, dove l’elemento principe è l’Acqua.

Il significato del nome di questo Arcangelo è “Chi come Dio”.

Molti studiosi pongono alla fine della frase un punto interrogativo, come se l’Arcangelo facesse la domanda a chi sta a lui di fronte. Questo per evitare che si possa concepire l’esistenza di un essere che effettivamente possa essere “come Dio”.

Ebbene, nella mia concezione, il punto interrogativo non deve esserci poiché MichaEl, che è associato all’elemento Fuoco, deve per forza di cosa “essere come Dio” perché è nel Fuoco che l’uomo scorge la forma attraverso la quale si manifesta la divinità.

Dal punto di vista della tradizione, MichaEl è l’Arcangelo a comando degli eserciti di Dio, riportando l’attenzione al nome divino associato alla Sephirah di Hod, ovvero Elohim Tzabaoth.

Famosa, ovviamente, è l’immagine in cui viene rappresentato con nella mano destra la spada, nella sinistra la bilancia e sotto i suoi piedi lo Shaytan.

Angeli

Beni Elohim, Figli di Dio

Possiamo trovare questo termine in due momenti nella Bibbia:

  • Genesi 6, 2
  • Giobbe 1, 6
  • Giobbe 38,7
  • Salmi 29, 1
  • Salmi 89, 7

Nel Salmo 89, al versetto 9 possiamo trovare il nome divino di “Dio degli Eserciti” e successivamente, al versetto 18 troviamo il termine “splendore” legato ovviamente a Hod.

In particolare, in Genesi 6, 4, dei figli degli dèi che presero in moglie le figlie degli uomini e dalla loro unione nacquero gli “eroi dell’antichità”. A tal proposito, si potrebbe pensare che questi “figli di Dio” non fossero altro che gli angeli caduti, appartenenti quindi alle schiere che si ribellarono a Dio insieme a Satana. Tuttavia, solo una parte di questi angeli si ribellò; pertanto, il termine Beni Elohim è da considerarsi molto più in generale.

È inoltre da considerare che, essendo Dio il Principio generante di tutte le cose ed essendo l’atto generativo di Questo il frutto della Sua volontà che, nell’albero della vita, procede il nous rappresentato dalla Sephirah di Chokmah, è pertanto plausibile pensare che i figli di Dio non siano altro che “pensiero divino”.

Infatti, lo stesso termine di “angelo” e quindi di messaggero, non può che associarsi perfettamente al pensiero poiché è attraverso di questo che Dio influenza la mente dell’uomo. Precisiamo inoltre che, il termine di pensiero qui utilizzato non è da intendersi come pensiero razionale e quindi costituito da una concatenazione di concetti, ma di intuito trascendente la razionalità. Ricordiamo che l’ispirazione divina che abbiamo incontrato trattando dell’arcangelo Gabriel, è qualcosa che trascende la razionalità.

Nome

Kokab, Mercurio

Astronomicamente, Mercurio è il pianeta più vicino al Sole e forse per questo è stato concepito nel Pantheon greco come il messaggero degli dei. Infatti, essendo più soggetto all’influenza del Principio creatore, ha il compito di portare questa influenza nei piani successivi della creazione.

Diversamente dalla Luna che è associata ad un tipo di conoscenza razionalizzata, Mercurio ha una conoscenza diretta, intuitiva, che trascende le immagini e la loro forma. La conoscenza di Mercurio è associabile allo splendore e quindi a qualcosa che trascende la forma poiché lo splendore non è definito, come per esempio lo splendore della fiamma; anche se si può associare una forma circolare, tuttavia questa non può essere definita. È quindi qualcosa di più sottile e trascendente.

Nella Libera Muratoria, propriamente nel Rito Scozzese Antico ed Accettato, il concetto dello splendore si trova nel IV grado di Maestro Segreto e, di fatto, questo grado è in tutto e per tutto associato a Hod.

Mercurio viene solitamente associato all’elemento Aria, in quanto questo rappresenta i pensieri che nascono o sono fatti nascere nell’uomo. Tuttavia, nella Golden Dawn troviamo l’elemento Acqua a presiedere Hod.

Nel grado di Practicus viene data molta importanza a Mercurio già nella ritualità attraverso l’utilizzo della Kamea di Mercurio.

Esperienza Spirituale

Visione dello Splendore

La visione dello Splendore, così come sopra specificato, è qualcosa che trascende la forma e quindi è associato ad una conoscenza non razionale, ma intuitiva. Tuttavia, essendo Hod una Sephirah legata ancora alla personalità umana e quindi a Zer Anpin, questa conoscenza intuitiva è da intendersi come condizionata. Infatti, lo splendore visibile risulta essere in vari colori e non bianco che denoterebbe la perfetta purezza.

Il colore in Hod è il Blu dell’Acqua ed il complementare è l’arancione. Tale colore è proprio il colore dello splendore della fiamma. In questo caso la fiamma rappresenta la forma percepibile attraverso Yesod ed il suo splendore, che forma non ha, è visibile proprio in Hod.

Negli esercizi proposti per il grado di Practicus, quello della Stella è un esempio per poter iniziare a comprendere l’entità dello splendore.

Virtù

Veridicità

È un chiaro riferimento al superamento della forma di Yesod che è una razionalizzazione e quindi non corrispondente perfettamente alla Verità che invece è ancora più assimilabile se trascesa dalla sua espressione. In questo caso, lo splendore di Hod è qualcosa che avvicina ulteriormente l’Operatore alla verità e quindi alla possibilità di essere egli stesso espressione di questa.

Vizio

Falsità, Disonestà

In questo caso è, come d’altronde dovrebbe essere, l’esatto opposto della Virtù della Veridicità.

Infatti, se l’Operatore non si pone nello stato proprio di purificazione attraverso gli esercizi proposti nella pratica della Golden Dawn, le impressioni recepite non possono che essere, oltre che condizionate, anche ulteriormente degenerate, cosa che comporta di conseguenza la lontananza dalla verità e quindi la falsità.

Simboli

Nomi, Versetti e Grembiule

In merito a nomi e versetti, si potrebbe pensare che, essendo Hod la Sephirah in cui si percepisce lo Splendore e quindi si ha una prima intuizione, questa possa far nascere nell’Operatore una ispirazione che lo porti a comporre nomi e versetti.

In merito al grembiule, invece, essendo questo un indumento che viene indossato a protezione del vestito, si potrebbe intendere una veste di luce che la Verità porta per poter essere compresa dall’uomo; come qualcosa che, essendo la Verità di per sé stessa inconcepibile, ne permette la razionalizzazione e la visione.

Carte

I quattro otto

Bastoni: Rapidità

Coppe: Successo abbandonato

Spade: Forza abbreviata

Denari: Prudenza

Trattandosi dell’ottava Sephirah, ovviamente le carte attribuite sono i quattro otto che, ognuno associato al proprio seme, acquisisce una valenza negativa o positiva secondo uno schema a me attualmente sconosciuto.

Ciò che si evidenzia è il concetto di rapidità, associabile alla rapidità di pensiero e quindi all’intuizione

Colori

Atziluth: Violetto-porpora

Briah: Arancione

Yetzirah: Rosso-ruggine

Assiah: Nero gialliccio, maculato di bianco

I colori utilizzati sembrano essere legati. Infatti, osservando lo schema cromatico si deduce che sono molto vicini.

Rispetto a Yesod, dove in Assiah si denotava la presenza di un colore opposto nella tavola cromatica, in Hod il colore è comunque vicino ai mondi precedenti. Questo fa capire che, superando la forma delle immagini e concentrandoci sullo splendore, la Verità risulta essere indubbiamente più vicina.

Incenso

Storace

Abbiamo già trovato lo storace nel Sentiero di Tau.

Ricordiamo il suo odore dolciastro, ma gradevole. È utilizzato per gli esorcismi.

Il suo colore nero può ricollegarsi allo stato di concentrazione che può essere immaginato come da sottofondo per la visione dello splendore.

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