Appellativoיסוד  Yesod, il Fondamento
Immagine MagicaUn bellissimo uomo nudo, fortissimo
dal Sefer YetzirahIl Nono Sentiero è detto Intelligenza Pura perché purifica le Emanazioni. Controlla e corregge il disegno delle loro rappresentazioni e dispone l’unità con cui esse sono disegnate senza diminuzione o divisione
Appellativi
Nome divinoShaddai El Chai, l’Onnipotente Dio Vivente
ArcangeloGabriEl
AngeliKerubim, i Forti
NomeLevanah, la Luna
VirtùIndipendenza
VizioPigrizia
CorrispondenzaOrgani riproduttivi
SimboliProfumi
CarteI quattro nove Bastoni: Grande Forza Coppe: Felicità materiale Spade: Disperazione e crudeltà Denari: Guadagno materiale
ColoriAtziluth: Indaco Briah: Violetto Yetzirah: Paonazzo Assiah: Giallo maculato di azzurro
IncensoGelsomino, canfora

Introduzione

In questa relazione su Yesod, inizio riproponendo quanto già scritto in merito nella mia precedente relazione su “La Cabala Mistica” di Dion Fortune per poi dettagliare sulle varie caratteristiche riportate nelle dispense della Golden Down come da tabella sopra riportata.

La Cabala Mistica

Posta subito prima della manifestazione nel Regno e ricettacolo di tutte le altre Sephiroth superiori, Yesod può essere interpretata come l’Idea della forma. Idea che viene generata tramite l’intervento di tutte le altre Sephiroth che rappresentano le emozioni e l’intelletto e che poi si manifesta.

Prima dell’uomo, inteso come corpo, esiste l’Idea, la struttura di base sulla quale prende forma.

Prima della parola esiste il pensiero ordinato, il concetto che si manifesta nel Logos.

Meditare su Yesod significa porsi in un piano superiore, nel piano delle idee.

È la forma del Microprosopos espresso nelle precedenti 5 Sephiroth.

L’esperienza relativa è la visione delle immagini condizionate, compulsive.

Tali immagini sono più che altro pensieri che vengono codificati come immagine in quanto la mente umana tende sempre a dare una forma conosciuta alle forze che agiscono.

Pertanto, si diviene consapevoli di realtà superiori quali il mondo archetipico nel quale l’operatore è immerso.

Presumo che le immagini viste in questo livello siano da classificare come provenienti dall’inconscio e, tra l’altro, non controllate da una Volontà propria, ma lasciate libere di agire senza freni. Questa condizione è inevitabilmente negativa per chi ha intenzione di procedere in un percorso di purificazione. In quanto le immagini sono da innesco al processo logico, possono produrre stati confusionali e diventare causa di emozioni e sensazioni non piacevoli.

Tale condizione è un po’ come lo stato di sogno noto a noi tutti. Tuttavia, è possibile riprodurre questo stato anche non dormendo.

Quanto scritto sopra relativamente all’inconscio, è trattato dalla stessa Fortune.

A tal proposito, sarebbe interessante investigare quanto proviene dal proprio inconscio e quanto invece da quell’inconscio collettivo di cui parla la psicanalisi junghiana.

Sarebbe interessante anche trovare il modo di poter gestire tali immagini e, a quanto pare, la Fortune indica che la chiave del comando sta in Hod. Con questo presumo che, riuscendo a trovare il simbolo (caratteristica di Hod) di una determinata forza che si manifesta alla mente in una immagine in Yesod, l’operatore può, immaginando il simbolo, riuscire a richiamare la forza.

Appellativo

Yesod, il Fondamento

In ebraico יסוד

La somma delle lettere è 80

י    =   10

ס   =   60

ו    =   6

ד   =   4

Lo stesso valore hanno le parole:

גבעהGabaaCollina
גזעGazaRazza, Tagliare, Tronco, Alberello
גנזבGenzebTesoriere, Rubare
המלהHamilaAbbondanza, Moltitudine, Parola
בהנהBahanaSacerdozio
בללBalalPerfezione, a ponte, a corona, accendere o brillare
בסBasTrono
למודLemandDiscepolo, Seguace
ממMemAcqua
מזלגForchetta, amo
מבבCadere a pezzi, Andare in rovina
סודיConfidente
סבSavNonno, Boschetto, Folla di persone
עגבהLussuria, Passione
עדוIddoTestimone, Profeta Iddo
עודOudDi più, inoltre
עטאAttaConsiglio, Discrezione
עיAiUna rovina

Le parole riportate mi dicono che Yesod è legato al Sacerdozio devozionale, dove l’emozione rappresentata dall’acqua è una componente importante.

In Yesod si riscontra anche la moltitudine e la parola, indice della compulsività dei pensieri.

Inoltre, i concetti di collina, perfezione e testimone, dicono che è necessario porsi in uno stato trascendente la materia per poter osservare.

Immagine magica ed Appellativi

Immagine MagicaUn bellissimo uomo nudo, fortissimo
Appellativi

Sembra quasi automatico associare la figura di Ercole all’immagine magica di Yesod.

Questo ci porta a pensare che le fatiche affrontate dall’eroe greco siano argomento del grado ed in effetti, associando queste dodici fatiche ai segni zodiacali, è proprio nel grado di Theoricus che si inizia ad affrontare l’Astrologia. Potrebbe anche essere di rilevante importanza associare queste prove ai sentieri relativi alle 12 lettere elementari dell’alfabeto ebraico.

L’associazione a Ercole la troviamo anche all’interno della cerimonia di avanzamento al grado di 2=9 Theoricus, dove viene spiegato che il segno del grado “è il segno fatto dal dio Atlante, che sorreggeva l’universo sulle spalle e che Ercole ricevette l’ordine di emulare”.

Il fatto che l’uomo sia nudo ci indica che l’immagine vista nell’esperienza di Malkuth viene denudata, ricavandone quindi l’essenza della forza che rappresenta. Come specificato successivamente, la forza (di cui l’uomo nudo ne è la rappresentazione) è essenza dell’immagine vista in Malkuth.

Sepher Yetzirah

Il Nono Sentiero è detto Intelligenza Pura perché purifica le Emanazioni.
Controlla e corregge il disegno delle loro rappresentazioni e dispone l’unità con cui esse sono disegnate senza diminuzione o divisione.

Il termine “Intelligenza Pura” mi induce a pensare che nello stato di Yesod è possibile pervenire ad una conoscenza di ciò che noi siamo che trascendi quanto in Malkuth, quindi superando i sensi e non solo.

Il termine “Intelligenza” deriva da intus (dentro) e legere (leggere); pertanto, indica la capacità di leggere interiormente. Il fatto che sia “Pura” ed il perché è già indicato nella citazione “perché purifica le Emanazioni”. Pertanto, è in essere un’azione di purificazione degli elementi costituenti l’essere.

In termini molto pratici, superato lo stato di Malkuth, dove nell’atto della meditazione si perviene alla visione delle immagini interiori, in Yesod queste immagini devono essere convogliate verso il soggetto meditato, allontanando dalla mente tutto ciò che non è legato ad esso. Infatti, si dice che “Controlla e corregge il disegno delle loro rappresentazioni”.

In “dispone l’unità con cui esse sono disegnate senza diminuzione o divisione”, s’intende che in questo stato si è capaci di superare l’immagine pervenendo alla forza, ovvero si comprende che ogni immagine è rappresentazione di una forza condizionante. Dunque si compie un atto alchemico in cui si coglie l’essenza della costituzione delle immagini interiori.

Nome Divino

Shaddai El Chai, l’Onnipotente Dio Vivente

Onnipotente, che può tutto.

Dio Vivente, è indicazione della presenza incarnata di Dio, della Shekinah già presente in Malkuth e ancora più percepibile in Yesod.

Arcangelo

GabriEl

Seppur il grado 2=9 Theoricus si riferisca all’elemento Aria e l’Arcangelo di riferimento, riportato tra l’altro nel rituale di avanzamento nella via di Tau, sia Raphael, alla Sephirah di Yesod viene associato l’Arcangelo Gabriel.

Il significato del nome di questo Arcangelo è “Forza di Dio”.

Si rileva dunque subito la corrispondenza con l’Immagine magica e con quanto specificato dal Sepher Yetzirah. La conoscenza delle forze condizionanti con le quali l’Altissimo si rivela all’uomo e lo guida è dunque un’esperienza che si continua a specificare, diventando quasi palese allo studioso.

Nella tradizione è l’angelo dell’annunciazione della nascita di Gesù e della rivelazione del Corano a Maometto. Si può quindi dedurre che in Yesod viene annunciato il passaggio successivo a Tiphareth in cui l’uomo è finalmente ciò che è e dunque pienamente a conoscenza della Volontà di Dio e sua pura manifestazione.

È identificato anche come angelo della morte, indicando che la personalità muore quando si perviene alla conoscenza di Dio.

È lo scriba celeste e rivela la profezia dei sogni profetici.

Secondo il giudaismo è l’angelo che parla a Noè ed Abramo e la voce del roveto ardente. È dunque collegato al concetto di Bat Kol, figlia della Voce o meglio “Voce dal Cielo”. Pertanto, è attraverso l’esperienza legata a questa Sephirah che, per il tramite di Gabriele, è possibile trascendere il linguaggio in immagini e pervenire all’essenza delle forze e quindi alla Voce dal Cielo. In un certo senso si tratta di un’esperienza mistica in cui l’Iniziato diventa “Testimone”, ricevendo la Conoscenza Divina e diventandone comunicatore attivo verso l’esterno o rimanendo in silenzio.

Nella ritualità della GD, Gabriel è l’Arcangelo associato all’elemento Acqua. C’è dunque da capire bene l’associazione di Yesod all’elemento Aria piuttosto che all’Acqua e l’Invocazione dell’Arcangelo Raphael invece di Gabriel.

I due elementi e relativi Arcangeli sembrano scambiarsi così come i simboli zodiacali associati dell’Acquario per l’Aria e dell’Aquila/Scorpione per l’Acqua, ma per questo non ci è ancora concessa la comprensione.

Angeli

Kerubim, i Forti

Secondo la gerarchia degli angeli dello Pseudo-Dionigi l’Areopagita, sarebbero una schiera molto vicina a Dio, posti “oltre il trono” e successivi ai Serafini.

Secondo Tommaso d’Aquino, presiedono alla scienza e di fatto ad essi viene attribuita una perfetta conoscenza di Dio.

Nella Bibbia vengono citati nell’episodio della caduta dell’uomo dall’Eden, quando Dio pone i Cherubini a Est dell’Eden con la spada fiammeggiante. Stando alla tradizione della GD, Sandalphon e Metatron dovrebbero essere dunque dei Cherubini. Inoltre, due sculture di Cherubini erano posti sopra l’Arca dell’Alleanza.

Sembra dunque che i Cherubini siano in diretta associazione con quanto già scritto in merito all’Arcangelo Gabriel attraverso il quale si perviene alla conoscenza della Volontà Divina. Proprio per questo è corretto porli di fronte al giardino dell’Eden, in quanto questo rappresentante della completa unione con Dio e pertanto della Perfetta Conoscenza. I Cherubini dunque diventano anche i custodi dei segreti di Dio e, attraverso la spada fiammeggiante, indicano all’uomo il percorso per tornare allo stato edenico perduto.

Rappresentati come figure tetramorfe, sono associati ai 4 elementi e venivano posti anticamente come guardiani dei Templi assiro/babilonesi.

Bellissimo l’inno dei Cherubini che viene spesso utilizzato nelle celebrazioni della chiesa ortodossa.

“Noi che misticamente rappresentiamo i Cherubini e alla Trinità vivificante cantiamo l’inno “Tre volte santo”, deponiamo ora ogni sollecitudine mondana affinché possiamo accogliere il Re dell’universo, scortato invisibilmente dalle angeliche schiere. Alleluia, alleluia, alleluia.”

Tale inno, nella versione composta da Tchaikovsky, potrebbe benissimo essere utilizzato per l’ingresso nel Tempio durante i rituali della GD.

Nome

Levanah, la Luna

Essendo la Luna fonte di luce riflessa, questa può essere associata ad un tipo di conoscenza non diretta, ma razionalizzata attraverso l’avvalersi di un linguaggio archetipico, ovvero attraverso le immagini. La Luna dunque è simbolo della mente umana che razionalizza attraverso le immagini ciò che sono le forze che indirizzano l’uomo, che siano ad esso favorevoli o meno.

Proprio per questo, nella Sephirah di Yesod si parla di “Regno Astrale”, dove si vuole indicare un mondo interiore dove esistono le rappresentazioni archetipiche delle forze dell’universo che condizionano l’uomo e la natura. È un mondo che nel normale stato di coscienza non viene percepito dall’uomo, ma che può essere trovato attraverso la meditazione e contemplazione, oltre che attraverso l’avvalersi di pratiche di magia cerimoniale dove queste forze vengono rappresentate attraverso l’utilizzo di immagini e simboli.

La Luna viene solitamente associata all’elemento Acqua, in quanto questo rappresenta le emozioni (umori) che caratterizzano l’uomo. Tuttavia, nella GD troviamo l’elemento Aria a presiedere Yesod.

Nel grado di Theoricus viene data molta importanza alla Luna già nella ritualità attraverso l’utilizzo della Kamea della Luna.

Virtù

Indipendenza

È un chiaro richiamo alla purificazione espressa dal Sepher Yetzirah in quanto l’indipendenza è una conquista rispetto alle forze che condizionano l’uomo e che quindi lo bloccano in uno stato di corruzione.

Attraverso il raggiungimento dell’Indipendenza, l’uomo può finalmente porsi come Re del proprio Regno, riconoscendosi con la Divinità o comunque come Sua parte e rappresentando lo stato cristico di Figlio di Dio.

Vizio

Pigrizia

È un vizio che si contrappone a quanto espresso nel saluto mattiniero dell’aria: “Che io sia pronto ed attivo…”

Essendo l’aria un elemento associato all’attività, al movimento, la pigrizia ne rappresenta l’opposto, diventando la controparte di un’operazione troppo accentuata, esagerata. Infatti, quando una persona si sente esageratamente padrona di sé stessa, tende a diventare pigra e quindi “grassa”, così come nel proprio senso etimologico.

Simboli

Profumi

Seppur in un primo momento si potrebbe pensare che il profumo non sia un simbolo, c’è da ammettere che, così come il simbolo che generalmente ci aspettiamo nella sua rappresentazione grafica produce una reazione nell’essere che lo osserva, così succede anche per i profumi che, vedi l’utilizzo dell’incenso, sono dei grandi accompagnatori dell’operatore durante la cerimonialità, oltre che essere un perfetto strumento di ricordo di eventi accaduti. Si passa dunque dal senso della vista a quello dell’olfatto, come ad indicare un percorso trascendente, una sensibilità diversa e più fine.

L’utilizzo del profumo aiuta allo sviluppo dell’operazione di invocazione e/o evocazione che l’operatore compie e per questo, sin dall’antichità, ci sono delle tavole di corrispondenza che vengono utilizzate per poter compiere determinate operazioni con l’utilizzo anche dei profumi.

Carte

I quattro nove

Bastoni: Grande Forza
Coppe: Felicità materiale
Spade: Disperazione e crudeltà
Denari: Guadagno materiale

Trattandosi della nona Sephirah, ovviamente le carte attribuite sono i quattro nove che, ognuno associato al proprio seme, acquisisce una valenza negativa o positiva secondo uno schema a me attualmente sconosciuto.

Ciò che si evidenzia è:

  • uno sviluppo di proprietà materiali nelle Coppe e nei Denari,
  • una Grande Forza nei Bastoni che si associa all’immagine magica
  • Disperazione e crudeltà per le Spade, per la quale non riesco al momento a dare spiegazioni in merito all’associazione.

Colori

Atziluth: Indaco
Briah: Violetto
Yetzirah: Paonazzo
Assiah: Giallo maculato di azzurro

I colori dei primi tre mondi sembrano essere legati. Infatti, osservando lo schema cromatico si deduce che sono molto vicini. Non così per il giallo che invece si trova all’opposto del viola, come per dire che nel mondo di Assiah, tutto è capovolto. Così d’altronde si esprimono alcune correnti gnostiche quando dicono che gli Arconti hanno capovolto il mondo, infatti ciò che è buono viene percepito come male e viceversa.

Incenso

Il gelsomino e la canfora

Entrambi hanno degli odori molto forti.

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