Di seguito si riportano alcune considerazioni delle meditazioni eseguite sul simbolo di “Venere”.

Tali meditazioni sono state eseguite secondo il metodo insegnato dalla Massoneria Scozzese, ovvero assumendo la posizione del faraone e, dopo aver eseguito degli esercizi di rilassamento, visualizzando il simbolo trattato.

In tal senso, quanto successivamente riportato, potrebbe benissimo essere una relazione del segretario di Loggia che trascrive le considerazioni dei Fratelli partecipanti.

In questo dovrebbe dunque consistere la “tavola architettonica” del Segretario e non in un semplice verbale di una classica riunione associativa. Per come riportata, la tavola assume sia un riferimento del livello di percezione di ogni singolo Fratello, sia la possibilità di ritrovare in futuro tali considerazioni e poterle ulteriormente sviluppare alla luce dei progressi compiuti dalla Loggia grazie ai Lavori compiuti.

  1. La croce si infiamma;
  2. Il cerchio si allontana e la croce sembra cadere;
  3. Il cerchio si presenta come un sole con dei raggi fiammeggianti;
  4. Il cerchio è lo spirito e la croce è il corpo;
  5. Il fatto che il corpo si incendi significa che viene consumato dallo spirito e per questo esiste dunque la morte;
  6. Il cerchio potrebbe però rappresentare un fuoco passionale che infiamma la croce e quindi il corpo, d’altronde Venere è legata alla passionalità;
  7. Il cerchio si allontana e quindi è elemento che può sussistere di per sé stesso, al contrario della croce;
  8. Quindi lo spirito esiste di per sé ed il corpo no;
  9. Venere è dunque elemento che ci avvicina alla comprensione del nostro essere spirito che consuma il corpo;
  10. Si, ma è anche elemento che ci induce alla passione. Ha evidentemente una duplice caratteristica;
  11. L’allontanamento del cerchio e la caduta della croce simboleggiano la caduta dell’uomo e quindi il peccato originale compiuto da Adamo;
  12. Quindi la caduta è legata all’allontanamento della parte spirituale dell’uomo o meglio del contatto con Dio dovuto all’attenzione dell’uomo rivolta verso il basso, verso la materia;
  13. Si, la materia e quindi la passionalità legata a Venere;
  14. Il piacere passionale è dunque peccato? No, peccato è l’attenzione rivolta alla passionalità, il piacere è una conseguenza. Se rivolgessimo l’attenzione verso Dio, il piacere sarebbe più grande, ma l’uomo è travolto dalla materialità e non riesce a staccarsi. Ecco perché la Conoscenza libera!

Infine, sempre nella tavola del Segretario, si potrebbe trascrivere la conclusione dell’Oratore che, basandosi sulle considerazioni dei Fratelli intervenuti, potrebbe essere la seguente:

Venere ha una duplice natura, come del resto sono gli elementi che ne caratterizzano il simbolo esaminato: una basata sull’aspetto materiale e prettamente legato all’eros ed alla passionalità; l’altra considera invece l’aspetto più spirituale che porta all’allontanamento dal riconoscersi esclusivamente come corpo e, di conseguenza, il pervenimento ad uno stato di conoscenza di sé stessi in quanto Spirito.

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