Di seguito si riportano alcune considerazioni delle meditazioni eseguite su “la retta”.
Tali meditazioni sono state eseguite secondo il metodo insegnato dalla Massoneria Scozzese, ovvero assumendo la posizione del faraone e, dopo aver eseguito degli esercizi di rilassamento, visualizzando il simbolo trattato.
In tal senso, quanto successivamente riportato, potrebbe benissimo essere una relazione del segretario di Loggia che trascrive le considerazioni dei Fratelli partecipanti.
In questo dovrebbe dunque consistere la “tavola architettonica” del Segretario e non in un semplice verbale di una classica riunione associativa. Per come riportata, la tavola assume sia un riferimento del livello di percezione di ogni singolo Fratello, sia la possibilità di ritrovare in futuro tali considerazioni e poterle ulteriormente sviluppare alla luce dei progressi compiuti dalla Loggia grazie ai Lavori compiuti.
- La retta è un limite oltre il quale non esiste più lo spazio ed il tempo, però un limite per il relativo, non sicuramente per l’Assoluto;
- È come l’orizzonte degli eventi;
- Più ci si avvicina alla retta, più si ha la possibilità di porsi in un centro immaginario che permette l’entrata nel mondo dell’Assoluto, dove tutto è nello stesso posto ed è nello stesso tempo;
- Identificandosi nella retta, l’osservatore si trova in un centro dove può osservare tutto;
- In un primo momento potrebbe sembrare la disposizione di un punto da una posizione all’altra e quindi la generazione del tempo e dello spazio;
- Tuttavia, non è propriamente così, poiché il punto è infinito. Dunque, la retta assume le connotazioni di una concentrazione dello stesso punto, come il concetto dello “Tzim Tzum” ebraico;
- La retta non è movimento del punto e quindi tempo e spazio sono illusioni;
- La retta è la concentrazione dell’Essere e quindi la disposizione della conoscenza che, non avendo forma, non è logica, ma noetica;
- La retta è quindi il simbolo del Nous;
- La retta è infinita così come il punto, tuttavia è una concentrazione di questo, un restringimento del punto che crea il vuoto attorno a sé stesso;
- La retta è Luce!
- La retta è il simbolo dell’Influenza Divina.
Infine, sempre nella tavola del Segretario, si potrebbe trascrivere la conclusione dell’Oratore che, basandosi sulle considerazioni dei Fratelli intervenuti, potrebbe essere la seguente:
La Retta è la concentrazione del Punto che dall’Assoluto passa al relativo attraverso un atto di Volontà. Attraverso quest’atto è possibile la manifestazione della Conoscenza che però non è ancora logica, ma è noetica e quindi è più una emanazione dell’Influenza Divina che viene rappresentata con la Luce.