Trattato aureo

Terza sezione

Al punto 5 si parla del matrimonio tra il Re incoronato e la Rossa Figlia e del concepimento di quest’ultima.

Secondo me stiamo parlando del fatto che il matrimonio avviene tra il Re incoronato, ovvero Kether (la Volontà) e la nostra Rossa Figlia che dovrebbe essere la rappresentazione di Malkuth già in unione con Tiphareth o meglio con Zer Anpin, il Microprosopos. Pertanto, il fatto che si parli di questo matrimonio significa che il Figlio, che è il pensiero ragionato dell’uomo (il Figlio dell’Uomo, Cristo), faccia la Volontà del Padre, ovvero che venga condizionato dalle immagini divine provenienti da Chokmah, divenendo quindi un pensiero vivificato dalla Volontà Divina.

La Rossa Figlia è quindi la personalità dell’uomo che conosce sé stesso in quanto Malkuth è unita a Zer Anpin; è una individualità che accetta di compiere la Volontà Divina in quanto si sposa con il Kether, divenendo manifestazione della Volontà nel piano materiale.

Fondamentalmente, stiamo dicendo che l’Uomo compie la Volontà di Dio e niente di tutto ciò che è legato alla psicologia junghiana.

Al punto 6 si parla del Drago “che osserva le crepe e scansa i raggi”, in riferimento al fatto che il pensiero non è più compulsivo, ma è diventato puro, concentrato. Questo pensiero, che ricordiamo è il Figlio, dà origine alla Materia Filosofica, è esso stesso la Materia dei Filosofi e la Pietra dei Filosofi, ma non ancora perfetta, essendo comunque ad uno stato superiore dal precedente. Diventerà perfetta, e quindi da Pietra diventerà Pietra Filosofale, quando sarà un Figlio generato dal Padre, che quindi rispecchia la Volontà di Dio che si incarna in Malkuth. Quest’ultima diventa quindi Shekhinah, manifestazione di Dio.

Regardie riporta questa frase importantissima: “Cristo è innato nel cuore e manifesta la gloria della sua divinità nell’intera personalità”.

Quinta sezione

Al punto 3 Regardie definisce che nell’operazione della meditazione, attraverso la concentrazione, si esegue una operazione di riscaldamento che simbolicamente identifica la risalita al cosciente della libido, considerando questa non tanto come energia sessuale come definita da Freud, ma come energia psichica come viene definita da Jung.

Personalmente credo che questo concetto si debba approfondire ulteriormente perché, se noi definiamo come libido la vita, l’energia vitale che è Cristo e quindi, per analogia, come già accennato precedentemente, il pensiero dell’uomo, possiamo affermare effettivamente che, attraverso questa operazione di concentrazione e meditazione,  l’uomo perviene finalmente alla conoscenza di se stesso; diversamente, credo che Regardie stia ancora cadendo nell’errore del tempo in cui egli ha vissuto, come d’altronde io stesso sicuramente sono.

Sesta sezione

Al punto 3 sono d’accordo con Regardie quando dice che “la Forma magica, al cui interno è celato l’unguento o elisir della Vita (quindi questa energia di vita che è Cristo n.d.r.) è insita nell’uomo […] ed attende solo di essere evocata”.

Pertanto, all’uomo basta semplicemente eseguire una operazione di introversione, meditazione e contemplazione del proprio essere per riuscire a venire a contatto con questa Forza Vitale che credo sia fondamentalmente ciò che rappresenta di più il nostro vero essere.

Al punto 5 è interessante riportare la tavola comparativa dei sette pianeti, dei metalli e dei componenti della natura dell’uomo, anche se sono del parere che Marte, seppur associabile alla Forza di Volontà, non è però da associare alla Volontà in sé in quanto questa è qualcosa di più trascendente e che l’uomo difficilmente può definire. Questo è ovviamente da legare al concetto espresso tramite lo studio ed interpretazione del significato dell’Albero della Vita più volte citato in questa relazione. La Volontà è quindi relativa a Kether e non a Geburah. Quest’ultima può essere associata allo Sforzo, ovvero all’incredibile desiderio che porta l’uomo a combattere le proprie passioni, quindi molto vicino al concetto di Jihad nell’Islam.

PianetaMetalloComponente dell’Uomo
SaturnoPiomboLibido: simbolo sintetico della natura spirituale non formulata (grezza)
GioveStagnoCoscienza, in particolare la memoria
MarteFerroVolontà – (Sforzo n.d.r.)
VenereRameEmozione, passione e sentimento
LunaArgentoL’Astrale: la sostanza che muta rapidamente, il veicolo della coscienza influenzato da ogni pensiero che attraversa la mente
SoleOroAnima: l’ego redento e rigenerato

Settima sezione

Al punto 2 si parla del fermento. Regardie dice che è “lo spirito vitale, la libido”. A questo punto ritengo che, essendo lo spirito vitale associabile a Cristo  e quindi alla Vita, così come scritto nel Vangelo secondo Giovanni 14, 6 “Io sono la Via, la Verità e la Vita” e Cristo, nella sua forma non corporea è associabile alla Sephirah di Chokmah, ritengo pertanto che il far risalire questo spirito vitale attraverso la meditazione non è altro che la visione interiore del “Fuoco che lampeggia e dardeggia nell’infinità dell’Universo”, così come riportato nel rituale Eggregorico della Golden Dawn e che rappresenta fondamentalmente l’espressione delle Forze che vengono emanate dalla Volontà Divina le quali, non essendoci condizionamento della mente avendo superato lo stato di Binah, non hanno una effettiva forma.

Giustamente Regardie afferma che “affinché si possa compiere questa azione trasformativa è indispensabile che vi sia l’armonia dell’individualità”, anche se sono del parere che a questo livello l’individualità cessa di esistere, lasciando il posto alla semplice esistenza dell’essere che è caratterizzata da un pensiero contemplante e non ragionante e compulsivo.

Al Punto 5 Regardie parla del risultato dell’integrazione della forza vitale che viene portata alla coscienza e descrive l’effettiva strana situazione in cui si trova l’uomo quando ciò avviene in quanto può effettivamente essere spaesato considerando la nuova visione della realtà che acquisisce, descrivendo uno stato di confusione, dubbio ed incertezza.

In un certo senso sono d’accordo perché ho vissuto qualcosa del genere, ma ritengo che, una volta reseci conto dell’operazione che viene effettuata e quindi della dissoluzione della propria personalità che determina il raggiungimento dello stato di Binah e quindi un’operazione di meditazione o meglio di contemplazione di ciò che è Chokmah, ovvero delle immagini senza forma perché incondizionate che esprimono ciò che è la Volontà Divina, allora, in quel preciso momento, avviene l’effettiva unione tra il Re incoronato e la Regina nel Regno e quindi la piena integrazione e manifestazione della Volontà di Dio nell’uomo.


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