Per semplificare la lettura, ho elaborato uno schema come in seguito indicato:

  1. Mia definizione
  2. Spiegazione
  3. Esperienza personale
  4. Precedente relazione
  5. Simbolo associato nella precedente relazione
  6. Altro

Malkuth

1 – Non mi sento di modificare quanto già scritto precedente e riproposto nel punto 4.

2 – Considerando i due aspetti, ascendente e discendente, troviamo due condizioni:

partendo dal basso, potremmo dire che in questo stato l’uomo è nella condizione normale di esistenza, o comunque condizionato dagli elementi e dalle forze celesti; come ultima condizione, partendo dall’alto, si tratta di una condizione nella quale l’uomo è l’espressione manifesta, della Volontà divina.

3 – Normale stato di coscienza umana

4 – È l’ultima delle Sephiroth e rappresenta la dimora di Dio, lì dove Egli risiede e si esprime.

È la presenza di Dio, la Shekhinah.

La materia, intesa come la parte della creazione con una vibrazione minore rispetto al resto e quindi per noi visibile, è ciò che rende meglio comprensibile questa Sephirah.

Dio è il Tutto e quindi presente in tutto, ma diventa manifesto a noi nella materia.

Tutto ciò che noi vediamo e percepiamo è materia e quindi dobbiamo renderci conto che tutto ciò che tocchiamo e che noi stessi siamo è manifestazione divina, la Shekhinah.

Tutto dunque è sacro ed in tal modo deve essere rispettato.

5 –

6 – Secondo la Fortune, la consapevolezza mentale appartiene a Malkuth. Questo credo sia da associare al fatto che l’uomo è cosciente di esistere.

Considerando che Malkuth accoglie il seme divino, lavorando per analogia, in questa Sephirah possiamo dire che abbiamo la riflessione ad un livello più basso della Regina o Madre divina espressa in Binah. Di fatto anche la Fortune dice la stessa cosa.

In merito a quanto definito dalla Fortune per l’esperienza spirituale relativa a questa Sephirah, ovvero della visione del Santo Angelo Custode e del portar giù la divinità, ritengo che possa essere definita come esperienza finale dell’opera in quanto la Volontà divina finalmente si esprime e si manifesta sul piano materiale.

Tuttavia, come esperienza relativa alla fase iniziale dell’opera, ritengo di dover lasciare quanto scritto al punto 3.

Qliphoth

In merito a questa espressione, al momento non sono in grado di poter dare una mia diretta spiegazione, ma prendo in considerazione quanto espresso dalla Fortune sulla generazione delle Qliphoth a causa dello straripamento della Forza verso una direzione, rompendo quindi l’equilibrio necessario che si manifesta nell’armonia.

Conclusioni

Volendo dare una ultima conclusione, seguendo il percorso trattato e quindi guardando l’Albero della Vita più che altro come un sistema per comprendere la natura del pensiero umano, lavorando per analogia possiamo tranquillamente dire che l’uomo non è nient’altro che il pensiero di Dio.

Considero anche che ci sono due fasi, una ascendente e relativa al percorso dell’uomo verso Dio; un’altra discendente e relativa alla Volontà divina che, prima non intangibile e incomprensibile, si esprime e si manifesta nell’uomo.

Voglio inoltre esprimere un concetto legato alla Volontà che discende attraverso le Sephiroth che riassumo nel seguente schema:

  • Prima dei superni abbiamo la non manifestazione della Volontà che comunque esiste;
  • Nei superni abbiamo la manifestazione incondizionata, ma non espressa della Volontà;
  • Nelle Sephiroth da Chesed a Yesod, abbiamo la manifestazione condizionata, ma non espressa della Volontà;
  • In Malkuth, abbiamo la manifestazione condizionata ed espressa della Volontà.
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