Per semplificare la lettura, ho elaborato uno schema come in seguito indicato:
- Mia definizione
- Spiegazione
- Esperienza personale
- Precedente relazione
- Simbolo associato nella precedente relazione
- Altro
Malkuth
1 – Non mi sento di modificare quanto già scritto precedente e riproposto nel punto 4.
2 – Considerando i due aspetti, ascendente e discendente, troviamo due condizioni:
partendo dal basso, potremmo dire che in questo stato l’uomo è nella condizione normale di esistenza, o comunque condizionato dagli elementi e dalle forze celesti; come ultima condizione, partendo dall’alto, si tratta di una condizione nella quale l’uomo è l’espressione manifesta, della Volontà divina.
3 – Normale stato di coscienza umana
4 – È l’ultima delle Sephiroth e rappresenta la dimora di Dio, lì dove Egli risiede e si esprime.
È la presenza di Dio, la Shekhinah.
La materia, intesa come la parte della creazione con una vibrazione minore rispetto al resto e quindi per noi visibile, è ciò che rende meglio comprensibile questa Sephirah.
Dio è il Tutto e quindi presente in tutto, ma diventa manifesto a noi nella materia.
Tutto ciò che noi vediamo e percepiamo è materia e quindi dobbiamo renderci conto che tutto ciò che tocchiamo e che noi stessi siamo è manifestazione divina, la Shekhinah.
Tutto dunque è sacro ed in tal modo deve essere rispettato.
5 –

6 – Secondo la Fortune, la consapevolezza mentale appartiene a Malkuth. Questo credo sia da associare al fatto che l’uomo è cosciente di esistere.
Considerando che Malkuth accoglie il seme divino, lavorando per analogia, in questa Sephirah possiamo dire che abbiamo la riflessione ad un livello più basso della Regina o Madre divina espressa in Binah. Di fatto anche la Fortune dice la stessa cosa.
In merito a quanto definito dalla Fortune per l’esperienza spirituale relativa a questa Sephirah, ovvero della visione del Santo Angelo Custode e del portar giù la divinità, ritengo che possa essere definita come esperienza finale dell’opera in quanto la Volontà divina finalmente si esprime e si manifesta sul piano materiale.
Tuttavia, come esperienza relativa alla fase iniziale dell’opera, ritengo di dover lasciare quanto scritto al punto 3.
Qliphoth
In merito a questa espressione, al momento non sono in grado di poter dare una mia diretta spiegazione, ma prendo in considerazione quanto espresso dalla Fortune sulla generazione delle Qliphoth a causa dello straripamento della Forza verso una direzione, rompendo quindi l’equilibrio necessario che si manifesta nell’armonia.
Conclusioni
Volendo dare una ultima conclusione, seguendo il percorso trattato e quindi guardando l’Albero della Vita più che altro come un sistema per comprendere la natura del pensiero umano, lavorando per analogia possiamo tranquillamente dire che l’uomo non è nient’altro che il pensiero di Dio.
Considero anche che ci sono due fasi, una ascendente e relativa al percorso dell’uomo verso Dio; un’altra discendente e relativa alla Volontà divina che, prima non intangibile e incomprensibile, si esprime e si manifesta nell’uomo.
Voglio inoltre esprimere un concetto legato alla Volontà che discende attraverso le Sephiroth che riassumo nel seguente schema:
- Prima dei superni abbiamo la non manifestazione della Volontà che comunque esiste;
- Nei superni abbiamo la manifestazione incondizionata, ma non espressa della Volontà;
- Nelle Sephiroth da Chesed a Yesod, abbiamo la manifestazione condizionata, ma non espressa della Volontà;
- In Malkuth, abbiamo la manifestazione condizionata ed espressa della Volontà.