Sabato mattina abbiamo partecipato all’inaugurazione della nuova sede del Grande Oriente d’Italia a Catania. Il contesto era bellissimo e l’evento è stato organizzato al meglio dai Fratelli che mostravano con orgoglio la bellezza di questa nuova sede, all’interno della quale si terranno i Lavori delle 15 Logge appartenenti all’Oriente di Catania.
Ha colpito molto la nostra attenzione il continuo impegno del Grande Oriente d’Italia nel proporsi verso l’esterno, cosa che è stata puntualmente sottolineata durante la conferenza tenutasi all’interno del Tempio, indicando una serie di eventi aperti al pubblico che si terranno dal prossimo mese di ottobre. Tale atteggiamento è stato da sempre da noi criticato per vari motivi, uno dei quali è quello che vediamo nella Libera Muratoria un mezzo attraverso il quale l’uomo si eleva verso mete più spirituali che sociali. Tuttavia, ci sentiamo in dovere di mettere in dubbio ed analizzare meglio questo nostro pensiero, ponendolo sotto il riflettore della ragione affinché si chiarisca una volta per tutte quello che deve essere, secondo il nostro parere, il ruolo della Massoneria nei confronti del mondo, obiettivo che nel Rito Scozzese è ben precisato dalla simbologia, ma ricordando che lo stesso Rito è stato cacciato fuori recentemente dal Grande Oriente, cosa che ci porta a chiederci se questo evento non simboleggi in effetti la situazione in cui si trova oggi la Massoneria in Italia.
In effetti, già un’altra grande Istituzione del nostro tempo ha da anni ormai posto la questione di una crisi spirituale dell’Occidente, cercando di invogliare le persone ad avvicinarsi cambiando il proprio atteggiamento ed invitando il mondo a partecipare ai propri eventi “de-spiritualizzando” la propria ritualità ed inserendo all’interno dei propri templi una serie di “spettacoli” profani. Stiamo ovviamente parlando della Chiesa Cattolica Romana che, come possiamo ben vedere semplicemente andando a messa la domenica o guardando i vari reel nei social, ha messo i propri iniziati, ovvero i preti, a fare i balletti di fronte alla platea ed all’altare. Non ci possiamo dimenticare le risate nell’osservare preti che, avendo impegni imminenti, celebravano la messa leggendo le sacre scritture con una velocità a dir poco ridicola e correndo all’interno della chiesa per velocizzare le operazioni, oppure di quei preti che, per venire incontro alle nuove generazioni, cercano in tutti i modi di sembrare simpatici nei social, dimenticando forse il ruolo simbolico che hanno nei confronti della società e soprattutto di loro stessi, oppure di altri preti che, evidentemente provati psicologicamente dalla vita senz’altro pesante e dura che subiscono, erano visibilmente ubriachi o forse addirittura drogati considerando la compulsività dei loro movimenti durante un discorso del catechismo della domenica di fronte ai bambini ed alle loro famiglie.
Consapevoli che questo problema sia da risolvere da parte della Chiesa Cattolica Romana e non certo da noi, ci chiediamo però se la Massoneria non voglia fare la stessa fine.
Siamo sicuri che il proporre eventi pubblici possa essere la soluzione per una crisi sociale?
Non è che forse sorge la necessità profana da parte dei massoni di essere accettati dagli altri, considerando che soprattutto in Italia, si è presi fortemente in giro?
Non mettiamo di certo in dubbio il buon proposito dei Fratelli che cercano in tutti i modi di portare in risalto le qualità della Libera Muratoria, ricordando a tutti che è stata artefice dell’unità d’Italia e di tante altre sfide e rivoluzioni nel mondo, ma non possiamo far altro che notare l’impellente necessità di uscire dai preconcetti che inevitabilmente si hanno nei nostri confronti. Non dobbiamo dimenticare però che questi preconcetti non sono altro che il risultato di azioni compiute da parte dello stesso Grande Oriente che, non dimenticatelo cari Fratelli, nasce appositamente per avere un ruolo condizionante nella politica dello Stato e non certo per seguire quei sacri ed antichi doveri che si portano in auge quando conviene.
Forse è questo il principale motivo per cui la Massoneria continua a perdere l’attrattiva nei confronti della società moderna? È proprio lo scopo per cui nasce il problema principale e questo non vede di certo l’uomo al centro del progetto, ma la possibilità di pochi eletti nell’indirizzare le scelte della società.
Questo ragionamento è stato quello che abbiamo pensato fino ad oggi, ma, tralasciando il discorso sulla chiesa che ci serve per non fare gli stessi ridicoli errori, proviamo a capire come gli eventi aperti al pubblico possano rappresentare o meno una soluzione al vero problema che, secondo noi, è la crisi identitaria dell’Istituzione.
È inevitabile pensare che la Massoneria, considerando il percorso che propone, debba essere un faro di speranza e conoscenza all’interno della società e questo ci porta alla conclusione che in effetti ci debbano essere eventi sociali aperti verso l’esterno e che possano, in questo caso, essere positivamente elementi condizionanti verso la società. Se una volta i Maestri Muratori costruivano cattedrali, oggi, non avendo più questa possibilità, è normale che si scelgano altri metodi per trasferire i concetti maturati nel proprio percorso massonico verso l’esterno. Uno di questi è sicuramente l’organizzazione di eventi dove i Maestri Liberi Muratori hanno l’occasione di manifestare l’armonia e l’equilibrio acquisito.
L’utilizzo del Tempio però non deve costituire un mezzo proprio per far sì che tutto ciò avvenga.
Il Tempio, secondo il nostro parere, deve rimanere nel silenzio e nel segreto poiché è al suo interno che si riconduce l’uomo alla conoscenza di sé stesso. Se sorge la necessità di manifestare il proprio essere è sicuramente all’esterno del Tempio che ciò deve avvenire.
Con il Tempio si richiama l’uomo.
Con il Tempio si costruisce l’Uomo.
Con il Tempio rinasce Dio nell’Uomo.
Cum Templum! Contemplare!
È proprio l’atto della contemplazione che la Massoneria deve recuperare per poterla donare alla società odierna che ha completamente perduto il rapporto con il divino. È qui che la Massoneria deve operare ed è questo che deve riportare verso l’esterno.
L’atto della contemplazione è simbolicamente rappresentato dai Lavori che tutti i Fratelli compiono all’interno del Tempio durante le loro Tornate. Nel corso di questi Lavori contempliamo noi stessi, ci poniamo sotto la luce della ragione ispirata dal Grande Architetto dell’Universo e, sgrossando la pietra, ovvero purificando la nostra mente ed il nostro corpo dai condizionamenti, abbiamo la possibilità di ricevere la Luce.
A questo serve il Tempio e questo fanno i Liberi Muratori.
Se poi, da questa Luce che si riceve, la ragione ispirata ha necessità di esprimersi, allora è li che nasce l’organizzazione dell’evento, ma non all’interno del Tempio.
Evitiamo cortesemente i balletti all’interno del Tempio come stanno facendo i preti!
Ritornando dunque al quesito principale: è giusto che la Massoneria in generale e non solo il Grande Oriente d’Italia, organizzi eventi sociali rivolti all’esterno?
La nostra risposta è Si!
Non abbiamo alcun dubbio sull’utilità di questi eventi e non abbiamo alcun dubbio sulla buona fede dei Fratelli che li propongono e su quelli che li organizzano.
L’unica cosa che suggeriamo è di non farli all’interno del Tempio poiché questo è un Luogo Sacro dove l’uomo, attraverso la contemplazione, ricostruisce il proprio rapporto con il divino. Si può benissimo organizzare una sede sociale con un’aula conferenze che sia all’esterno del Tempio, ma questo ovviamente dipende dalle possibilità architettoniche della sede. Nel caso in cui non vi siano spazi adeguati, si può benissimo affittare un luogo più congeniale alla situazione, come un centro congressi di cui ogni città è piena.
Altra domanda che sorge alla nostra mente è: nonostante la buona fede, esiste in questi Fratelli il raggiungimento di quello stato previsto dalla simbologia di Maestro che possa permettere la corretta manifestazione verso l’esterno di ciò che è la Volontà del Grande Architetto dell’Universo?
Non permettendoci e non potendo rispondere per gli altri, ad ognuno di noi la riposta che può essere trovata seguendo questo semplice schema:
Sono riuscito a osservare me stesso?
Sono riuscito a togliere i condizionamenti da me stesso?
Sono riuscito a ricevere l’intuizione divina?
Perché, cari i miei lettori, la Massoneria questo fa e non per forza il raggiungimento di questo si deve manifestare attraverso eventi, ma anche e semplicemente attraverso il proprio vivere nel mondo, cosa che inevitabilmente costituisce un condizionamento divino verso la società.
La Massoneria è evidentemente in crisi, ma questo accade perché in Occidente è in crisi la spiritualità. La parola è stata perduta, come ci dice la nostra stessa ritualità! Bisogna dunque ritrovarla e questo può avvenire solo con il Tempio, ma questo deve rimanere nel Segreto.






Carissimo Gregorio, ho letto con grande interesse il tuo articolo. Condivido con qualche riserva la tua puntuale riflessione. Mi piacerebbe conoscerti e ti invito a venire al seminario che si terrà nella nostra casa massonica di Catania, il 24 ottobre alle ore 16. Ti tranquillizzo dicendoti che non si svolgerà all’interno del tempio ma nella sala adiacente (la sala dei passi perduti).
Caro Roberto,
grazie per averci tranquillizzato, ma d’altronde non avevamo dubbi sul fatto che i convegni si terranno nella Sala dei Passi Perduti, sala bellissima ed ampia.
Sarà nostra cura contattarti privatamente per un futuro incontro.
Gregorio Amigdala