In questi giorni di immensa e profonda solitudine, mentre tutto attorno sembra ormai non esistere, mentre i suoni che sento al mattino si ripetono con una ciclicità costante per tutta la giornata, la mia mente, inevitabilmente, elabora una sorta di lutto che non ero preparato ad affrontare. Avere cambiato ogni abitudine, essermi allontanato dai ritmi del mondo e sconvolgere un vero e proprio rituale giornaliero ha sottoposto il mio corpo, ma soprattutto la mia mente ad una carica evidente di negatività. Ho scoperto di essermi ammalato l’anima e l’anima ha scelto inspiegabilmente di rivalersi sul corpo. Uno stato d’ansia permanente, un aumentare esponenziale del battito cardiaco e la necessità di liberare questa tensione assecondando anche la peggiore delle soluzioni purché arrivasse il sollievo, purché improvvisamente tutto si distendesse, la quiete fosse mia amica e la soddisfazione di aver raggiunto la meta mi facesse sentire forte e capace di controllare tutto.

E proprio mentre mi illudevo di essere capace di controllare tutto, di porre in essere con le mie azioni materiali una cura che lenisse il mio dolore, scoprivo di essere vittima inconsapevole di una forza oscura capace di dominarmi: il condizionamento.

Il condizionamento è una spugna che assorbe le parti peggiori del nostro passato, le elabora nel presente e muove le nostre azioni più prossime.

Il condizionamento è l’arma più terribile che una mente incapace di trovare una strada mette a disposizione dell’uomo. Ciò che ci condiziona ci avvelena, ci fa apparire il dolore un piacere, ci fa desiderare il grigio dell’esistenza mostrandolo come qualcosa di equilibrato nel quale non esistono distinzioni.

Il condizionamento allontana da ciò che veramente ci serve, non cura ma crea dipendenza, non eleva ma spinge con prepotenza verso le parti più profonde di quel baratro nel quale non bisogna cadere.

C’è una strada per evitarlo. Una strada che non si palesa con facilità, ma va cercata, va desiderata, provata, riprovata ed esplorata. Questa strada non ha una identità uguale per tutti e presuppone una scelta iniziale, la più difficile, la più ardua. Ed è questa scelta che rende veramente forti e che mette nelle mani il vero “potere”, quello che abbiamo cercato avidamente e che il condizionamento ha velato portandoci altrove.

Togli i condizionamenti e scoprirai chi veramente sei! Abbandona la soddisfazione del “momento” e matura nella soddisfazione nell’ “eternita” dove tutto è cura!

E solo chi ha cura di se stesso, chi purifica il proprio corpo, chi lo consacra e lo esalta ha accesso all’Amore. Chi ha accesso all’Amore sarà libero, vivrà di piacere, sarà parte di quella fiamma che arde ma non brucia. Ma questo Amore appartiene solo a chi ha “scavato” e “scovato” se stesso. E chi trova se stesso trova l’Amore e solo allora potrà diffonderlo e condividerlo. Colui che mai si è amato nel corpo e nell’anima… mai amerà!

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One Reply to “Lo riconobbi, lo chiamai per nome e lo possedetti… e poi lo uccisi!”

  1. Condivido pienamente. Mi è capitato di percepire l Amore, talvolta come senso, di serenità, altre volte come consolazione per me o per altri. Mi sono chiesto, cosa occorre per alimentare questa fiamma. Ed oggi sono certo che per amare, bisogna colrivare lo spirito benevolo, invocarlo, affinché la Sua benevolenza si diffonda nella nostra mente manifestandosi nel rapporto con noi stessi, con la nostra persona,col nostro corpo, con i nostri simili,. Alimentare questi pensieri, nutre la mente di nuovi stati caratterizzati dal bene. Il bene nasce dal guardare ciò che è buono in noi, nel nostro corpo, negli altri, e nella vita, esalandone il senso precipuo, senza dicotomia tra sprito e matetia, uguali nella loro esseza partecipe del Tutto, e senza divisione con gli altri. Mi sforzo, allora, per lasciarmi condizizionare dall Amore, che e condizionando libera e liberando condiziona. Posso allora scegliere tra lasciarmi condizionare dallo spirito benevolo oppure dallo spirito malevolo. Ma nel momento in cui sono consapevole di poter operare una scelta, ancor prima di esercitare il mio libero arbitrio, sono già nella via dell’ Amore. Una via che procede lungo i viali della Libertà, come Liberra è la Mente Universale. Come libero è Dio, Sintesi Assoluta di Amore.

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