Vaccino SI, Vaccino NO!

Sembra che, così come i più grandi complottisti gridano da tempo, chi gestisce il potere di questo mondo voglia dividere le persone, settorializzando la specie umana e dando delle etichette che poi portano inevitabilmente ad uno scontro tra rossi e blu, tra bianco e nero.

In effetti, tutta questa situazione può benissimo fare da copione per un bel film dalla trama thriller, come per esempio “L’esercito delle 12 scimmie”. Non c’è da stupirsi dunque che la maggior parte delle persone, seppur voglia mantenersi in una condizione per la quale preferisce non esprimersi in merito, pensi che possa effettivamente esserci qualcosa dietro.

C’è da capire lo stato psicologico delle persone, poiché l’enorme mole di informazione che vacilla da una parte e dall’altra, sul SI e sul NO, sulla valenza o meno di queste scelte, porta alla confusione totale. A questo si aggiunge ovviamente la poca fiducia che il popolo ha nei confronti della politica, anche se oggi la politica in Italia non esiste e l’evidenza è il Governo Draghi. Non che questo possa essere una cosa negativa, ma sicuramente non è un governo che deriva da una votazione democratica. Forse è meglio così o forse no, ma la scelta politica oggi non è compresa; esiste solo la scelta tecnica e, a mio modesto parere, in certe situazioni è meglio che sia così.

Certo, qualcuno potrebbe pensare che la scelta tecnica propenda per le case farmaceutiche che producono i vaccini; non si può negare che è un pensiero comune che non da fiducia nel sistema di cui facciamo parte, ma anche questo, non avendo evidenza alcuna, fa parte dell’idea complottista del popolo.

Cosa fare dunque in tutto questo marasma?

Troppa confusione, troppa informazione e falsa informazione. Esperti che dicono una cosa che vengono poi contrattaccati da altri esperti altrettanto validi, giornalisti che invece di fare informazione propendono per l’audience, politici che non prendono posizione per paura di perdere consensi.

È incredibilmente difficile farsi una opinione e scegliere di conseguenza!

A tutto questo si aggiunge ovviamente il caos Green Pass con la conseguente ed ulteriore protesta che riporta poi al solito complottismo, alla solita storia del “divide et impera” che in molti oggi hanno sulla bocca.

Cerchiamo insieme di uscire da tutto questo e torniamo a parlare tra “frequentatori” di THEORIA.

Sappiamo benissimo che il popolo è e deve essere gestito, accompagnato nell’assimilare una opinione, preso per mano nell’affrontare determinate situazioni dove bisogna scegliere.

Pensate che quanto detto ora può essere motivo di complotto?

È normale che chi gestisce il potere prenda decisioni ed è altrettanto normale che per fare accettare queste decisioni al popolo, si compiano delle strategie che a molti sembrano occulte e magiche, ma che non sono altro che derivate dallo sviluppo scientifico nello studio della psiche umana.

Certo, si potrebbe pensare che chi gestisce il potere siano persone che pensano ai propri interessi, ma siete sicuri che quest’interesse non sia il benessere del popolo?

Secondo voi, un pastore che gestisce il suo gregge, porterà quest’ultimo nel pascolo inquinato?

La risposta non può che essere: NO!

Il pastore non può che fare il bene del proprio gregge ed è così che il gestore del potere compie le scelte nei confronti del popolo.

Alcuni pensano di non voler essere nel gregge ed è un diritto sacro santo quello di poterne uscire, ma è anche vero che non si può rimanere nel gregge ed allo stesso tempo uscirne, oppure pretendere di diventare il pastore del gregge senza prima passare da uno studio che ti permette di diventarlo.

Vi faccio un esempio pratico: la mia figura sociale fa parte del gregge, è evidente e non posso nemmeno pretendere che questa diventi pastore, poiché non ha affrontato un percorso formativo tale da poterlo pensare. Ha avuto sicuramente la possibilità di scegliere ed ha scelto di rimanere nel gregge. Ci sono stati dei momenti in cui la mia figura sociale ha pensato di uscire dal gregge ed in effetti, per certi versi l’ha fatto, ma è ovvio che nell’uscirne ha dovuto fare a meno del verde pascolo in cui il pastore la portava.

Cosa si deduce da tutto ciò? Che la mia figura sociale ha potuto scegliere!

Tutti noi, fortunati che vivono in Europa, abbiamo la possibilità di scegliere! Non vogliamo fare il vaccino e fregarcene del Green Pass? Nessuno lo vieta! Certo, non abbiamo più la possibilità di essere cittadini europei in effetti; ma nessuno ci vieta di andare via dall’Europa.

Se vogliamo stare nel pascolo, dobbiamo inevitabilmente accettare le regole del pastore.

Con quale presunzione possiamo mai pensare di dettare noi le regole al pastore?

Parliamo ora dello stesso concetto, ma in modo diverso.

Chi compie un percorso interiore ed è stato Iniziato a questo percorso, deve ricordare sempre uno dei più importanti detti Sufi:

Nel mondo, ma non del mondo.
Nulla possedendo e da nulla essendo posseduti

Cari Fratelli e Sorelle, proprio noi che abbiamo scelto di non appartenere al gregge nonostante ne siamo all’interno, non possiamo dimenticare che questo mondo non ci appartiene, non è nostro così come non è nostro il corpo e la psiche poiché questi sono formazioni del mondo.

Qual è dunque il problema nell’affrontare tutta questa situazione che attanaglia il mondo oggi?

Abbiamo forse paura di morire? Abbiamo forse paura di perdere la nostra possibilità di scegliere? Abbiamo forse paura di perdere qualcosa?

Abbiamo forse paura?

Perché solo la paura può dare una risposta al fatto che un Iniziato non voglia fare ciò che il Signore di questo Mondo gli sta intimando di fare. D’altro canto, se esiste la paura, non si sta compiendo il percorso, poiché se così non fosse, l’Iniziato si ricorderebbe del Salmo 22:

Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.

Qualche giorno fa, prima di compiere il gesto per il quale ho rinunciato al mondo, ovvero il vaccino, ho compiuto delle meditazioni che riguardavano proprio quest’argomento, chiedendo una risposta, una indicazione sul comportamento da assumere in merito. Ebbene, la risposta è stata netta ed insindacabile:

Dai a Cesare ciò che è di Cesare
ed a Dio ciò che è di Dio

Capirete benissimo il motivo per il quale ho successivamente accettato di fare il vaccino.

Ho capito che, per quanto spesso io mi riconosca nel mio corpo, nelle mie emozioni, nel mio pensiero, tuttavia, questi non mi appartengono poiché per esperienza ho potuto percepire che l’Io è qualcosa che va oltre questi elementi. Dunque, perché avere paura di morire o di perdere qualcosa? Perché avere paura?

Niente mi appartiene, nemmeno ciò che in passato ritenevo che fosse me stesso; figuriamoci poi delle cose materiali o degli affetti che, seppur nobili, sono anch’essi impermanenti.

Con questo pensate che vi stia invitando a fare il vaccino? Assolutamente no!

Vi sto solo ricordando che potete scegliere e che, se siete nella Via, dovete ricordare!

Inoltre, battetevi per questo diritto, poiché la gravità di una situazione sociale si misura proprio con la possibilità o meno di poter scegliere.

Ricordatevi e non abbiate paura!

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4 Replies to “Sul Vaccino”

  1. Fratello mio, voglio anzitutto ringraziarti sempre per la condivisione del tuo pensiero, che spesso mi consente di osservare da prospettive diverse dalle mie. Concordo pienamente sul tema della gustosa e succulenta (per qualcuno) PAURA, costantemente – ed ultimamente – sempre più stimolata. Finiamola, quindi, di produrre inconsapevolmente latte e carni per falsi pastori! Nello spinoso caso dei vaccini si o vaccini no il mio punto di vista è ben espresso da San Paolo che, nella prima lettera ai Corinzi, scrive <> . Ti giunga il mio triplice fraterno abbraccio. Thor

  2. Per la seconda volta il sistema non riporta la citazione 1Corinzi6! Ci riprovo, quindi, per la terza ed ultima volta …
    “O non sapete che il vostro corpo è un Tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!” Thor

    1. Carissimo Thor,

      con immenso piacere constato la tua comprensione della situazione. Siamo in effetti cibo per altri e questa è la condizione dell’uomo da sempre, non certo da ora. Sempre San Paolo ci dice in cosa consiste la nostra lotta ed in questo dobbiamo continuare per ricercare la vera libertà.
      Un abbraccio

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